BERLINO: un nome di origine slava destinato a mille avventure e rinascite

ORIGINI DEL NOME BERLINO

Le origini del nome Berlino, in tedesco Berlin, non sono certe. Molto probabilmente deriva dallo slavo, lingua del popolo fondatore che, nel medioevo, si è insediato nel territorio a Ovest della Germania, nell’attuale regione di Brandenburgo. Potrebbe derivare da ‘berl’ o ‘brlog’, con il significato di villaggio di pescatori, pantano o palude. Effettivamente, la città sorge su un territorio paludoso che ha portato alla

costruzione dei tipici tubi a circa 3 metri da terra, dai caratteristici colori rosa, azzurri e viola per le vie della capitale tedesca. Questi tubi colorati sono stati costruiti per drenare la città e tenere sotto controllo il livello dell’acqua. I colori sono stati scelti da un team di psicologi per dare un tocco di leggerezza a queste costruzioni così invadenti.

Secondo un’altra ipotesi, invece, il nome Berlino è dato dalla fusione delle due parole slave ‘bar’, pini, e ‘rolina’, campo. Tuttavia, le ragioni per cui Berlino possa significare ‘campo di pini’ sono sconosciute. Invece, è meno plausibile la teoria secondo cui Berlino derivi dalla parola tedesca ‘Bär’, orso, simbolo della città. Si tratterebbe infatti di una semplice coincidenza.

BERLINO E LA SUA STORIA

Il nome della capitale tedesca appare per la prima volta in un documento ufficiale nel 1237, considerato dagli storici come anno di fondazione. In origine, vi erano due villaggi distinti: Berlin e Cölln. Nel 1307 vengono uniti i due villaggi sotto il nome di Berlino. Nei secoli successivi, la città acquisisce sempre maggiore importanza fino ad assumere il ruolo di capitale del Regno di Prussia prima e dell’Impero Tedesco poi. Nei primi decenni del 1900, la città diventa la capitale culturale d’Europa, ma, pochi anni dopo, conosce i

suoi anni più bui. Sotto la guida di Adolf Hitler subisce numerosi bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. Alla fine della guerra, la città è rasa al suolo e viene divisa tra i quattro vincitori della guerra: Berlino Ovest, controllata da Francia, Gran Bretagna e USA e Berlino Est, controllata dal regime comunista dell’Unione Sovietica. Per separare la parte Est dalla parte Ovest e per impedire la libera circolazione delle persone viene costruito il celebre Muro di Berlino. Nel 1989 il Muro viene abbattuto e l’anno successivo la città viene finalmente riunificata.

MELODIA DEL NOME BERLINO

Il nome Berlino, traduzione italiana del tedesco Berlin, è un trisillabo dal ritmo piano con l’accento tonico sulla penultima sillaba. È un nome di genere maschile, anche se accostato al sostantivo femminile città, assume il genere femminile. È un nome dotato di una melodia limpida e musicale e al tempo stesso vibrante. Il nome si pronuncia in maniera semplice e immediata. La pronuncia è simile nella maggior parte delle lingue occidentali: Berlin (Tedesco, Francese, Spagnolo e Inglese). In Italiano si aggiunge una vocale finale, la ‘o’. In portoghese, invece, la ‘n’ viene sostituita dalla ‘m’, quindi diventa Berlim.

L’insieme consonantico risulta ben bilanciato. La è una consonante occlusiva e, accostata alla vibrante , dona vigore, potenza e forza al nome. La consonante liquida , invece, assieme alla nasale , dona scorrevolezza, morbidezza e delicatezza. L’insieme vocalico conferisce un senso di chiusura e protezione, dato dalle vocali e , in contrasto con l’apertura della .

La prima sillaba è potente e d’impatto, grazie alla consonante occlusiva , che dà una sensazione di forza, vigore, potenza. Per contrasto, la seconda sillaba , fluida e leggera, evoca delicatezza, fragilità, protezione. La terza sillaba è caratterizzata dall’antagonismo tra la  tenerezza della e la mascolinità della e accentua la sensazione di protezione.

ICH BIN EIN BERLINER

Berlino è una città che ha conosciuto la miseria, a causa della seconda guerra mondiale e dell’occupazione dell’Unione Sovietica, ma che ha saputo fare della sua storia il più grande punto di forza. Iconico il discorso del presidente Americano John Fitzgerald Kennedy, nel bel mezzo della guerra fredda, ‘Ich bin ein Berliner’, io sono un Berlinese, per esprimere solidarietà e vicinanza verso un popolo sofferente.

1989, fotografia storica del crollo del Muro di Berlino

Berlino è una città che ha saputo rialzarsi e guarire le sue ferite, senza tentare di offuscarle. Ancora oggi, la capitale tedesca è dominata da frammenti di Muro, fotografie e graffiti che raccontano quegli anni oscuri. Ancora oggi, la capitale tedesca è dominata da frammenti di Muro, fotografie e murales che raccontano quegli anni oscuri. Inoltre, nel centralissimo quartiere Mittel è possibile perdersi nel toccante ‘Denkmal für die ermordeten Juden Europas’, il Memoriale per gli Ebrei Assassinati d’Europa. È composto da numerose steli grige in calcestruzzo, in apparenza ordinate e razionali, che hanno l’obiettivo di creare nei visitatori un senso di angoscia e sconvolgimento.

BERLINO E LA SUA RINASCITA

Oggi, Berlino oltre ad essere una potenza economica, è una città giovane e globale. Senza dubbi, è uno dei luoghi più stimolanti al mondo per artisti e inventori. A testimonianza di ciò, i numerosissimi e originali musei dedicati all’arte, come ad esempio l’Hamburger Bahnhof, un’ex stazione ferroviaria che offre un eccitante viaggio fra i movimenti artistici contemporanei, oppure il Castello di Charlottenburg, che dedica ampio spazio all’arte surrealistica o il Klingelhöferstraße, che ospita il museo del Design, oltre ai più classici Museo Vecchio e Nuovo e tanti altri presenti nel quartiere Mittel, dichiarato patrimonio dell’UNESCO.

Berlino è considerata anche la capitale europea della musica elettronica, la cui diffusione ha trovato terreno fertile negli anni successivi alla caduta del Muro di Berlino, caratterizzati da una grande incertezza sulla proprietà di alcuni spazi. Questa era un’ottima opportunità per i giovani per occupare quegli spazi per poter ballare al ritmo di musica elettronica. Negli anni ’90, questo tipo di musica è diventato veicolo di unione e fratellanza, favorendo l’integrazione degli abitanti di Berlino Est con quelli di Berlino Ovest, molto più di qualsiasi programma politico.

Berlino è anche una città verde, dominata da parchi, giardini e foreste. L’area verde più importante è sicuramente il Tiergarten, il più grande parco pubblico della città, che ospita anche il rinomato Zoo di Berlino e il palazzo Bellevue, residenza ufficiale del Presidente della Repubblica Federale Tedesca. Curiosamente,  il palazzo, costruito in stile neoclassico, ha un nome francese, in italiano bella vista, che si riferisce allo straordinario panorama di cui gode.

Berlino è una città che ci ricorda la bellezza della rinascita, della libertà e di rimanere sempre connessi in un grande abbraccio multiculturale.

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