CARNEVALE, Maschere in ‘Carrus Navalis’ oppure in ‘Carnem Levare’?

DOVE E QUANDO SI FESTEGGIA IL CARNEVALE?

La festa del Carnevale viene oggi celebrata in numerosi Paesi del mondo con tradizioni ed usi simili tra di loro, tra i quali carri allegorici, maschere, scherzi ed allegria come comune denominatore di questa ricorrenza. Nei Paesi di tradizione cristiana il giorno di Carnevale – o Tempo di Settuagesima – viene festeggiato il martedì detto ‘grasso’ della settimana che precede la Quaresima. Questa data cambia ogni anno perché corrisponde a sette settimane prima della domenica di Pasqua definita come prima domenica dopo il solstizio di primavera.

 

QUALI SONO LE ORIGINI DEL CARNEVALE?

Le origini di questa festa sono antichissime e nascono da tradizioni e costumi pagani. Infatti come altre feste cristiane, anche questa è stata istituita formalmente solo per demotivare la prosecuzione di riti preesistenti che segnavano la fine dell’inverno. Le cerimonie carnevalesche diffuse soprattutto presso i popoli indoeuropei avevano un significato purificatorio legato al ciclo della vita e del cosmo. Il Carnevale segnava il passaggio aperto tra gli inferi e la terra abitata dai vivi. Durante questo passaggio veniva prestato alle anime in transizione una sorta di ‘corpo provvisorio’ rappresentato da una maschera.

 

In Babilonia, nel periodo dell’equinozio di primavera, si riproduceva il processo originario di fondazione del cosmo: durante queste celebrazioni che concludevano il rinnovamento del cosmo, si svolgeva una processione nella quale erano allegoricamente rappresentate le forze del caos. In Grecia esistevano le feste Dionisiache, ricorrenze in onore del dio Dioniso e del ‘fiorire primaverile’, la rinascita della natura dopo il periodo invernale. A Roma, il passaggio alla stagione primaverile rappresentava l’occasione per celebrare i riti in onore dei Mani, divinità del mondo sotterraneo. A metà febbraio, sempre a Roma, si svolgevano anche i Lupercali per favorire la fecondità e onorare Marte e il dio Fauno. 

 

 

QUALI RITI ACCOMPAGNANO LA FESTA DEL CARNEVALE IN ITALIA?

Il Carnevale si festeggia soprattutto con parate pubbliche in mascheri e travestimenti. In Italia il Carnevale è caratterizzato da parate con carri allegorici sui quali vengono installate strutture di cartapesta ironiche e satiriche. Tra i carnevali più antichi si distingue quello di Ivrea che culmina con la battaglia delle arance.

Le maschere sono un elemento distintivo riprese per lo più dalla Commedia dell’Arte. Arlecchino ad esempio, riferito al personaggio del servo scaltro e furbo, appare nel 1600 ma la sua origine è molto più antica. Il nome Arlecchino è infatti documentato in scritti antecedenti che raccontano storie e credenze legate al mondo degli inferi. Anche la radice del nome Arlecchino, di origine germanica, ‘Hölle König’ significa re degli inferi in seguito modificato in ‘Helleking’ e infine in ‘Harlequin’. Pulcinella incarna invece il personaggio napoletano che se la cava sempre con un sorriso. Alcuni autori attribuiscono l’origine del nome all’ermafroditismo del personaggio, si tratta del diminutivo reso femminile grazie alla finale in ‘-ella’, il pulcino è un animale tipicamente non riproduttivo, del quale il personaggio, in un certo modo, ne imita la voce. Pantalone incarna il tipico mercante veneziano avaro e lussurioso. Il suo nome deriva dal Santo Pantaleone, a cui i veneziani erano particolarmente devoti e deriva dal greco ‘Pantaleon’ dove ‘pantes’ significa tutti e ‘leonleone, letteralmente leone in ogni cosa. Un nome adatto alla maschera spavalda, furba e arguta di Pantalone. 

COSA SIGNIFICA IL NOME CARNEVALE?

Il nome Carnevale è un quadrisillabo dal ritmo piano e dalla sonorità tranquilla. La sua sonorità è decisa e tagliente nella prima sillaba grazie alla e alla ruvida, mascolina e dinamica. Il complesso consonantico è invece dominato da suoni delicati, fluidi, dolci e luminosi. A livello vocalico il nome è composto da due vocali ripetute due volte, la dal suono piano e tranquilloè rassicurante e calma mentre la ampia e aperta rimanda ai concetti di grandezza, vastità ed importanza. In italiano il nome Carnevale è un sostantivo maschile che, nella lingua toscana antica, veniva definito con il termine ‘Carnovale’. Esistono diverse ipotesi riguardanti l’origine del nome Carnevale: quella più accreditata è la fusionedelle parole latineCarnem’ e ‘Levare’ ossia togliere la carne, alludendo ai giorni che precedono la Quaresima, periodo di digiuno nelle religioni Cristiane. Altre interpretazioni, più discutibili, slegano il termine Carnevale dalle accezioni religiose e per questo motivo ne fanno risalire l’origine a tempi precedenti. Un’ipotesi è la fusione dei termini latini ‘Carrus’ e ‘Navalis’ letteralmente carro navale, per indicare un rito antico in cui una nave sacra veniva portata in processione su un carro. Un’ulteriore interpretazione ha origine dal termine latino ‘Carnualia’ utilizzata per identificare giochi campestri praticati nell’antica Roma. Esistono poi termini che derivano dal sostantivo Carnevale e sono Carnevalata, Carnevalesco e Carnevalaredivenuti sinonimi di pagliacciata, buffonata e far baldoria. Il nome Carnevale ha la stessa origine nelle principali lingue europee e viene tradotto in ‘Carnival’ in inglese ‘Karneval’ in danese, svedese e tedesco, ‘Carnaval’ in francese, olandese, portoghese e spagnolo.

 

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