Il lusso del Brand Naming

LA VITA DEL BRAND DA SIGNIFICATO AL TUO NOME 
Chi meglio del settore del lusso sa che la marca è emozione? Unica, individuale e personificata al massimo. Il trend di naming dominante nel settore, in particolare per moda e design, è l’identificazione brand con il nome e il cognome del creatore imprenditore, che talvolta viene sintetizzato: GIANNI VERSACE è ormai VERSACE e CHRISTIAN DIOR è diventato DIOR.
Oltre a questo filone dei nomi propri, non emerge un altro filo conduttore, e non è semplice comprendere perché funzionano i nomi SAFILO, ROLEX o CARTIER. E perché BULGARI o RAGNO, parole che in italiano non esprimono fascino, sono invece brand evocativi di prestigio ed eccellenza?
Come in molti altri settori, la giustezza del nome dipende innanzitutto dal successo del brand stesso. I trenddel brand naming sono più epocali che settoriali: dalla fine dell’800 ai primidel ‘900 i marchi erano perlopiù nomi di persone. Verso la metà del secolo sono diventati più descrittivi dell’attività, per arrivare, tra la fine del ‘900 e l’inizio di questo secolo, a nomi più originali e particolari.

Ma che cos’è il lusso? È sogno e selezione. Il lusso è eccezione e qualità per antonomasia. Quale nome è capace di sintetizzare questi elementi? Il vero lusso del naming, è sapere esprimerlo con un nome unico, distintivo, di proprietà, pronunciabile e valido a livello internazionale. Il nome esclusivo è il piedistallo del naming, quello che consente di intraprendere e pretendere, affermare ed imporre al meglio il brand.

Fuori allora i nomi altisonanti, accrescitivi o altri superlativi, che vogliono convincere con parole banalizzate e scontate come Lux, Diamante, Top o Issimo: parole sfruttate da tutti e da chiunque, per proposte commerciali di qualità più o meno affidabile. Esprimere lusso con un nome ordinario non è funzionale. Lo è con un nome straordinario.

È la vita propria del brand a dare significato al suo nome, e non viceversa. Il nome prende significato gradualmente, in proporzione al successo del brand: è la sua memoria, il riflesso della sua vita.

**Scritto da Béatrice Ferrari per la Rubrica Comunicando

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