Analizzando… Trivago

FONETICA: COME SUONA IL NOME TRIVAGO?
Trisillabo molto facile da pronunciare in numerose lingue: a livello consonantico, il nome è caratterizzato dalle due occlusive e che esprimono decisione e solidità, insieme alla vibrante e mascolina. La centrale addolcisce il nome rendendolo più fluido e scivoloso.
L’insieme vocalico presenta invece sonorità inizialmente pungente e rapida che poi diventa ampia e piena: trasmette autorevolezza, importanza ed eccellenza.

MORFOLOGIA: COM’È FORMATO IL NOME TRIVAGO?
Il nome Trivago è un neologismo semplice e simpatico nato dalla fusione di tre parole inglesi : ‘TRIp’, ‘VAcation’ e ‘GO’. Il nome risulta maschile singolare, come fosse originario di una lingua latina: esprime quindi decisione, precisione e calore. In italiano può ricordare la parola ‘vago’ con la relativa idea di incertezza, ma anche il verbo ‘vagare’ con l’idea di spostamento senza meta.
Il brand è accompagnato nella sua diffusione commerciale internazionale dallo slogan pubblicitario: «Hotel? Trivago».

SEMANTICA: COSA SIGNIFICA IL NOME TRIVAGO?
Andare in Viaggio di Vacanza sono le tre parole inglesi alla base di questo brand name che identifica uno dei siti di riferimento per la comparazione prezzi degli hotel a livello internazionale. Nato in Germania nel 2003, il brand è oggi il punto di riferimento del settore con oltre 200 siti di prenotazione online disponibili in 47 paesi e 28 lingue.
I significati sono però numerosi a seconda delle lingue di riferimento: in Italia ad esempio ha assunto quello di vagare su tre dimensioni, prima della partenza (mentre si prenota il viaggio), durante e dopo il viaggio sulla community del sito. In Spagna invece ricorda l’espressione tre pigri che bivaccano sul divano, immagine molto coerente con la mission del brand.
Un altro aspetto interessante da notare è come: sia la parola ‘va’, in italiano dal verbo andare alla terza persona singolare, sia la parola ‘go’ in inglese abbiano lo stesso significato e rimandino ad una dimensione di partenza, di viaggio e di scoperta.

Visita il sito.

**Scritto da Béatrice Ferrari per la Rubrica Comunicando

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