FONETICA: COME SUONA IL NOME WELEDA?
Il nome Weleda, in italiano , è un trisillabo semplice da pronunciare, dal ritmo piano, pacato e scorrevole. L’insieme consonantico è fluido e leggero, e viene enfatizzato dall’aspetto vocalico che comunica tranquillità, apertura e calma. La pronuncia del suono ripetuto ben 2 volte, porta la bocca ad accennare un sorriso che sottolinea quel senso di serenità. Essendo poi leggermente più lunga della prima, la seconda fa da ponte tra un prefisso più dolce e leggero e un suffisso deciso e importante.
MORFOLOGIA: COM’È FORMATO IL NOME WELEDA?
Sembra essere completamente inventato ma in realtà il nome Weleda, anticamente scritto ‘Velleda’, è un sostantivo femminile di origine celtica che significa “veggente” o “profetessa”. Si usava dire ‘Veleda’ per indicare una donna dotata di conoscenze soprasensibili dalle quali provenivano poteri di guarigione. La parola si ritrova anche in lingua gallese e bretone nella sua versione ‘gweled’, la cui etimologia celtica, con la sua connessione al verbo ‘vedere’, rimanda nuovamente ad una figura con doti di veggenza. Tra i molti significati, i più ricorrenti sono quelli riferiti a “colei che molto sa“, “vergine saggia” o “colei che è ricolma di mistero”. Originariamente usato come nome comune, è divenuto poi nome proprio femminile che ancora oggi continua ad essere utilizzato nelle sue versioni Veleda, Velide e Welleda.
SEMANTICA: COSA SIGNIFICA IL NOME WELEDA?
Il nome del brand Weleda si rifà invece ad un personaggio storico: si tratta della sacerdotessa Weleda della tribù germanica dei Butteri, donna dalla personalità forte e carismatica che godeva di grande popolarità in quanto mediatrice politica nel corso delle lotte tra Romani e Germani (69 d.C. circa). Sia l’etimologia del nome che il personaggio di riferimento sono particolarmente coerenti con il brand di cosmesi naturali Weleda. Infatti, l’azienda viene fondata nel 1921 dal filosofo e scienziato naturalista austriaco Rudolf Steiner, insieme al medico olandese Ita Wegman e al chimico e farmacista tedesco Oskar Schmiedel con la missione di proteggere e difendere la salute delle persone e del pianeta.
ICONOGRAFIA: COSA COMUNICA IL SIMBOLO DI WELEDA?
Il marchio è costituito da un simbolo creato da Rudolf Steiner nel 1921. È composto da tre elementi stilizzati: il bastone di Asclepio attorno al quale è attorcigliato un serpente, simbolo da millenni delle arti sanitarie e della professione medica, e da due forme sinuose che lo avvolgono. Le due forme si incontrano nella parte superiore dando origine ad un segno a spirale, sistema dinamico dalla simbologia dualistica: sole/luna, positivo/negativo, dare/ricevere, forza/debolezza… un’immagine dello scambio continuo tra uomo e natura, tra natura e spirito, tra natura e anima. Il logo è una giusta sintesi dell’azienda Weleda che, non solo propone farmaci omeopatici e cosmetici biologici, ma si impegna nella divulgazione dell’antroposofia, ovvero la scienza dello spirito.
CROMIA: QUALI SONO I SIGNIFICATI DEI COLORI DEL LOGO WELEDA?
Il colore usato è un blu cobalto, intenso, luminoso e calmo. Il blu è un colore classico e rassicurante. Immagine del mare e del cielo ne condivide la simbologia: libertà, femminilità, immensità, profondità e naturalità.
TIPOGRAFIA: CON QUALE CARATTERE È SCRITTO WELEDA?
Il font utilizzato per il lettering, è tipico del mondo antroposofico steineriano. Il carattere è un ‘Liant bold’ maiuscolo. Il suo disegno particolare è caratterizzato da forme irregolari dal sapore Liberty che danno una forte personalità al marchio. Il lettering comunica artigianalità, naturalezza, ma evoca anche alfabeti lontani come il runico, trasmettendo valori di storia e di sapienza antica. Questa scelta differenzia molto Weleda da altre case farmaceutiche o di cosmesi naturale, che usano solitamente caratteri più seri e autorevoli.
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**Scritto da Béatrice Ferrari per la Rubrica Comunicando
**Analisi grafica Martina de Rui di Foglia Design