Come trovare un nome per un brand: metodi da seguire, errori da evitare

Donna stilizzata che legge un libro. Sullo sfondo c'è la scritta "Una definizione per il brand naming". Come trovare un nome per un brand? L'articolo risponde a questa domanda.

Chiunque lavori nel marketing o sia a capo di un’azienda si sarà chiesto, almeno una volta nella vita, come trovare il nome di un brand, di un prodotto o di un servizio.

Iniziamo col dire che la disciplina che porta allo sviluppo del nome di un brand è chiamata brand naming. I 7 compiti del brand name sono i seguenti:

  1. identificare la proposta commerciale;
  2. differenziare dalla concorrenza;
  3. personalizzare l’offerta;
  4. comunicare con il pubblico;
  5. fidelizzare il cliente;
  6. proteggere dalla contraffazione;
  7. capitalizzare gli investimenti.

Più facile a dirsi che a farsi perché, prima di scegliere il nome per una marca, bisogna chiarire quali sono i passi da compiere per trovare il nome migliore.

In quest’articolo, allora, scopriamo le regole da seguire e gli errori da non fare nella ricerca del nome giusto, dopo aver fornito una definizione chiara di brand naming per rendere giustizia a una disciplina più rigorosa di quanto si possa credere. 

Come trovare un nome per un brand partendo dalle fondamenta

Il naming è l’essenza della brand identity

Senza il nome, il brand non può esistere, né possono svilupparsi le attività di marketing e comunicazione.

“Cos’è il brand naming” ce lo spiega proprio Béatrice Ferrari, fondatrice di Synesia, in questo video.

Come avrai avuto modo di capire, allora, per trovare il nome giusto la creatività da sola non basta. Infatti, una buona idea, per quanto utile, non è né un punto di partenza né un punto di arrivo per valutare la bontà del nome, se non viene inserito in un processo legittimato da un metodo coerente

Pertanto, il processo del naming fissa i limiti all’arbitrarietà del giudizio personale e integra dei criteri di fattibilità ai quali i nomi dei brand devono rispondere per essere efficaci. 

Questi sono sintetizzati dai 3 criteri di fattibilità del Naming Circle, tecnica per la ricerca del nome corretto made in Synesia

  1. criterio giuridico, 
  2. criterio linguistico,
  3. criterio di marketing.

E soddisfacendo questi criteri si può ottenere un nome commerciale forte, che sia unico, distintivo, coerente e difendibile.

Ovviamente, in tutto questo processo la creatività c’è ed è fondamentale, ma è incanalata in un processo di lavoro rigoroso che deve assicurare un nome libero a livello legale, pronunciabile, esportabile, memorizzabile nonché in linea con i valori e il posizionamento aziendale.

I fattori da tenere in conto per scegliere il nome di un brand, quindi, sono diversi. Per assicurarci che nulla venga lasciato al caso, allora, in Synesia lavoriamo con il metodo del Naming DESC

Questa consiste in un processo di naming esclusivo, nato dall’esperienza di Béatrice Ferrari, che consente di integrare armoniosamente marketing, proprietà intellettuale e lingue straniere attraverso quattro passi chiari e precisi.

Ma come scegliere o creare il nome di un brand se non si possiedono l’esperienza e le capacità di un esperto di naming? 

Iniziando a mettere in pratica alcune piccole ma fondamentali regole.

Formazione, metodo e creatività: come trovare il nome di un brand perfetto

La ricerca del naming è un processo creativo e strategico che può fare la differenza nel successo del tuo brand. 

Prima di iniziare il processo di creazione del nome, però, è d’obbligo che tu abbia una chiara comprensione del tuo brand, dei suoi valori, della sua personalità e del suo pubblico target. 

Ecco quindi i quattro step fondamentali che possono aiutarti a trovare il nome del tuo brand.

1. Definisci

In questa fase è essenziale orientare la ricerca di naming in modo appropriato. Poiché, così facendo, si potrà focalizzare meglio la creatività e si potrà scegliere il nome con criterio e non solo sulla base del mi piace/non mi piace.

Quindi chiediti quali emozioni e messaggi vuoi trasmettere attraverso il nome e identifica i tratti distintivi e unici del tuo brand che lo differenziano dalla concorrenza. Per farlo, bisogna definire sia il messaggio da esprimere, sia la modalità di espressione.

Questa consapevolezza ti aiuterà a creare un nome che si allinea perfettamente con l’essenza del tuo brand.

Fatto ciò, è il momento di creare. Vediamo alcuni suggerimenti pratici che puoi implementare nel tuo processo di creazione del brand name.

2. Esplora

È il momento del brainstorming secondo le regole fondamentali della creatività che sono state inventate nel 1993 da Alex Osbord:

  • nessuna censura;
  • quantità al servizio della qualità;
  • associazione virtuosa;
  • parole strane richieste.

Segui queste tips per la fase di esplorazione creativa.

  • Crea una lista di parole chiave

    Prendi carta e penna e inizia a fare brainstorming. Fai una lista di parole chiave che rappresentano il tuo brand e i suoi valori. Puoi includere aggettivi, sostantivi, verbi e concetti correlati al tuo settore.

    Questa lista diventerà il tuo arsenale di ispirazione per creare combinazioni e varianti di nomi.
  • Gioca con le combinazioni

    Ora che hai una lista di parole chiave, inizia a sperimentare combinazioni. Metti insieme diverse parole per creare nuovi nomi. Puoi mescolare, unire, abbreviare o modificare le parole per ottenere risultati interessanti.

    Non limitarti alle combinazioni ovvie: in questa fase serve creatività e innovazione.
  • Cerca ispirazione in altre lingue e culture

    Esplora nomi e parole in altre lingue e culture. Potresti trovare termini unici e suggestivi che si adattano perfettamente al tuo brand.

    Assicurati però di fare una ricerca approfondita per evitare fraintendimenti o nomi offensivi in altre lingue.

3. Seleziona

Mentre la fase di esplorazione creativa è divergente, la fase di selezione è convergente. Qui occorre riprendere gli obiettivi di naming concordati in fase di definizione e procedere a una selezione mirata.

Per selezionare il nome giusto, si passerà da una fase di selezione con una prima short list molto ampia, fino a una short list ristretta di nomi finalisti. 

In particolare, nella fase di selezione di marketing si scarteranno i nomi che non sono coerenti con le caratteristiche di naming inizialmente definite, quindi con il messaggio da veicolare e la modalità linguistica con cui esprimere tale messaggio. 

Successivamente, ci sarà la seconda selezione di verifica giuridica in cui si dovrà controllare che non ci siano nomi identici nello stesso business. 

Infine, procedi a una selezione basata sulla verifica linguistica usando i criteri di pronunciabilità e di esportabilità del nome.

4. Controlla

È arrivato il momento di controllare e testare il nome

Per farlo, il primo passo è chiedere il parere di un consulente in proprietà intellettuale, per essere sicuro nel registrare il tuo nome senza incorrere in problemi legali.

Dopodiché, fai un name test presso il pubblico target, ma attenzione! Non chiedere mai se il nome piace o non piace, piuttosto indaga il potenziale di racconto del nome.

Ad esempio, la maggior parte delle persone non avrebbe gradito il nome Apple per una società informatica, trovandolo molto più coerente con un’attività di ortofrutta.

Tuttavia, il nome Apple nel campo ortofrutticolo sarebbe stato difficile da difendere, perché troppo generico. Mentre, alla domanda “cosa evoca?” le risposte sarebbero state più coerenti: “Adamo ed eva, la mela morsicata, la discesa dal paradiso, Newton, la gravità, la quotidianità e la salute (per via del proverbio “una mela al giorno toglie il medico di torno”)”

Ora che sai cos’è il brand naming e che hai compreso la necessità di un metodo rigoroso, è arrivato il momento di scoprire quali sono gli errori da non fare se vuoi ottenere il nome giusto.

Come scegliere il nome per un brand: 6 errori da evitare

La scelta del nome di un brand è un passo cruciale nel processo di creazione dell’identità aziendale. E se un nome ben progettato può contribuire al successo del brand, ci sono errori che possono ostacolarne la crescita. Ecco i principali.

1. Mancanza di ricerca di mercato

Uno degli errori più gravi è la mancanza di una ricerca di mercato approfondita prima di scegliere il nome del brand. È essenziale comprendere il pubblico target, analizzare la concorrenza e identificare le tendenze del settore.

Ignorare questa fase può portare a nomi che non risuonano con il pubblico o che sono simili a quelli dei concorrenti, creando confusione e riducendo la capacità di distinguerti.

2. Mancanza di coerenza con l’identità del brand

Un errore di posizionamento è scegliere un nome che non riflette l’identità e i valori del brand. Il nome dovrebbe comunicare efficacemente l’essenza della tua azienda e creare un’associazione positiva nella mente dei consumatori.

Quindi, è bene assicurarsi che il nome sia coeso con l’immagine che si desidera proiettare e che rispecchi i valori fondamentali del brand.

3. Mancanza di adattabilità

Un errore critico è scegliere un nome che limita la crescita e l’evoluzione del brand. È importante considerare il futuro e assicurarsi che il nome sia abbastanza flessibile da adattarsi a eventuali espansioni di prodotti o servizi o espansioni geografiche.

Ad esempio, per il pubblico italiano, il nome Estathé evoca immediatamente la stagione estiva e il thé, mentre per gli anglofoni Estate richiama il settore immobiliare.

In generale, bisogna evitare di legare il brand a un nome specifico di prodotto o a una posizione geografica, poiché ciò potrebbe limitare le opportunità future.

4. Complessità e difficoltà di pronuncia

Se il pubblico ha difficoltà a pronunciare e ricordare il nome del brand, si avrà un ostacolo nella strategia di comunicazione.

Infatti, i nomi difficili da pronunciare e, quindi, da ricordare, renderanno più costosa la parte di comunicazione per far memorizzare il nome al pubblico, come nel caso di DAZN.

Per questo motivo, bisognerebbe sempre optare per un nome semplice, facile da pronunciare e memorizzare, in modo che i clienti possano richiamarlo facilmente e condividere il brand con altri.

5. Violazione dei diritti di proprietà intellettuale

Si tratta di un errore che può costare davvero caro. È fondamentale assicurarsi che il nome scelto non sia già registrato come marchio da un’altra azienda nel tuo settore o in settori correlati.

Ignorare questa verifica può portare a costose battaglie legali e persino alla necessità di cambiare nome in seguito.

6. Dare troppo peso all’aspetto digitale

Sebbene nell’era digitale sia vitale considerare la presenza online durante la scelta del nome di un brand, assicurarsi che il nome sia disponibile come dominio e sui principali canali di social media non è tutto.

Infatti, l’aspetto prioritario è avere un marchio libero dal punto di vista legale poiché, se hai il marchio, puoi adattare il dominio di conseguenza.

Ad esempio, se Ferrari.com è già stato preso dalla casa automobilistica e tu hai un’azienda vinicola con lo stesso nome e brand registrato ma in una categoria merceologica diversa, potrai optare per un dominio più dettagliato, come ferraricantine.com.

Sono molti i fattori a cui dovrai prestare attenzione per scegliere il nome giusto per un brand e mettere in pratica il metodo Naming DESC è il primo passo per riuscirci con successo. Se però questo processo ti sembra troppo difficile, oppure non disponi del tempo, delle energie e delle competenze necessarie per portarlo a termine, Synesia può farlo per te.

Grazie alla trentennale esperienza di Béatrice Ferrari, massima esperta di brand naming in Italia, Synesia ha creato numerosi nomi per brand, prodotti e servizi, costruendo un ricco portfolio di clienti soddisfatti.

Se anche tu sei alla ricerca del tuo nome giusto, non aspettare oltre.

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