NAPOLI: un paese curioso, un teatro antico, una città sempre nuova

ORIGINI DEL NOME NAPOLI

Napoli è antica quanto il suo nome, una derivazione chiara e diretta del toponimo greco Νεάπολις (Neapolis), comparso nel VI secolo AC per indicare l’insediamento greco sorto sulle coste della Campania.

Nel nome, traducibile in Città Nuova, è già nascosta la storia di morte e rinascita della città. Napoli nasce, infatti, sulle rovine di un insediamento precedente, distrutto dalla vicina città di Cuma, chiamatoΠαρθενωπη (Parthenope), ancora più antico e fondato addirittura nel VIII secolo AC.

Il nome di questo primo insediamento, traducibile con Verginale, deriverebbe dal nome di una sirena che, secondo una leggenda abrenne abitato le stesse rive su cui è sorta la città. Secondo altre fonti, invece, Parthenope e Napoli avrebbero convissuto a lungo, finché la seconda non prese il sopravvento fino a inglobare la prima che, però, sopravvive ancora oggi in uno dei soprannomi di Napoli, chiamata anche ‘Città Partenopea‘. In entrambi i casi, non si perde il significato stesso del nome che racchiude la storia di una città nuova, fondata da esuli greci per costruirsi una nuova patria, sfruttandone la posizione strategica lungo le rotte tirreniche che tanti benefici le porterà nel corso della sua storia millenaria.

LA MELODIA DEL NOME NAPOLI

Napoli è un trisillabo dal ritmo discendente, dato dall’accento tonico sulla prima sillaba. L’insieme delle consonanti è equilibrato: la morbidezza della e la leggerezza della poste agli estremi vengono ben bilanciate dalla potenza della che dà vigore a un suono comunque nel complesso molto accogliente e delicato. Il gruppo vocalico è estremamente variegato. Dall’apertura iniziale data dal suono che comunica ampiezza e importanza, si continua con che suggerisce sempre grandezza ma in maniera più grave, lenta e seriosa. Si finisce accelerando, con la che trasmette un senso di dinamismo, sottigliezza e acutezza. La melodia nel complesso è quindi morbida, tranquilla e trasmette grande accoglienza. Si tratta di un suono facile da pronunciare in molte lingue straniere ed è interessante osservare, in molti casi, la caduta del suono al centro: Nápoles (spagnolo), Νάπολη (Napole, greco), Naples (inglese), Naples (francese), Neapel (tedesco).

NAPOLI, LA CITTÀ D’ARTE AMATA DAGLI ARTISTI

“Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell’universo.” (Stendhal)
“Della posizione della città e delle sue meraviglie tanto spesso descritte e decantate, non farò motto. “Vedi Napoli e poi muori!” dicono qui.” (Goethe)
Non è un caso che due grandi artisti come Stendhal e Goethe siano rimasti affascinati da Napoli e le loro sono solo due testimonianze particolarmente poetiche fra le molte lasciate dai fortunati visitatori della città. È infatti difficile visitare il capoluogo campano senza rimanere ammaliati dalle sue meraviglie, naturali e architettoniche.

Come capitale del florido Regno delle Due Sicilie, la città è stata a lungo uno dei maggiori centri culturali d’Europa. Napoli si è arricchita di opere d’immenso valore artistico al punto che la grande quantità di chiese, conventi ed edifici costruiti nel corso di 17 secoli, le ha fatto guadagnare l’appellativo di ‘città dalle 500 cupole’. Oltre all’architettura, Napoli si è sempre distinta nel campo delle arti e della cultura in generale. Proprio nel campo dell’istruzione, spicca la storia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, fondata dall’omonimo re di dinastia Sveva nel 1224, rendendola l’università statale laica più antica del mondo. A Napoli si trova anche l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, che raccoglie circa 300.000 volumi, tra cui numerosi originali, ed è stato definito dall’UNESCO come “senza pari al mondo”. Sempre l’UNESCO nel 1995 ha inserito il centro storico di Napoli nel patrimonio mondiale. Oltre per le bellezze artistiche, il centro storico della città si caratterizza anche per essere una delle zone urbane più popolose al mondo, terza in Europa per densità abitativa, grazie anche alla natalità superiore alla media Italiana, che la rende una città relativamente giovane. Impossibile poi non citare il patrimonio culinario di Napoli, fra cui spicca sicuramente l’invenzione della pizza margherita che la tradizione vuole dedicata alla Regina d’Italia Margherita di Savoia.

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